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La Torre di Castelnuovo Cilento e Palazzo Talamo

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Castelnuovo Cilento e Contrada Pantana – La Torre del castello di Castelnuovo Cilento, all’interno del paese, architettura militare di difesa, ultimo baluardo difensivo quando le altre parti del maniero fossero cadute in mano ai nemici. A farlo presagire è l'ingresso della torre che non è a pian terreno, ma è elevato. Il castello, scomparsa la casa d'Alemagna nel 1469, appartenne a diverse altre famiglie e solo nel 1724 alla famiglia dei marchesi Talamo-Atenolfi. La rivoluzione del 1799 e le guerre napoleoniche produssero grossi danni alla struttura ed i tre terremoti che si ebbero tra il 1850 e il 1857 acuirono le già presenti crepe e diversi furono i crolli; anche la torre venne gravemente danneggiata e nel 1860 definitivamente abbandonata, per poi rivedere il restauro definitivo nel 1966. Con la quasi distruzione del Castello la famiglia Talamo-Atenolfi si trasferì giù, verso Vallo Scalo, alla contrada Pantana, dove possedevano un enorme caseggiato, che nel 1848, durante i
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Il Palazzo Baronale Coppola. Costruito nei primi del '600. La particolarità della costruzione è la torre alta 20mt. Oggi il Palazzo è stato restaurato ed in estate, durante la "Sagra della Campagnola" (21 Agosto) viene aperto, anche se limitato alle cantine, al pubblico. Le foto risalgono al 1973.
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Sessa Cilento. Una cartolina postale del 1961.
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Acciaroli - (Pollica) definito " La Marina di Acciaroli - nel 1922

Il primo servizio di Autobus.

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Questa foto, scattata nel 1913 raffigura la prima autovettura in servizio pubblico da Omignano Cilento ad Agropoli. Attraversava i comuni di: - Sessa Cilento - Mercato Cilento ed Ogliastro Cilento.

Cilento in foto. Perchè?

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L’iniziativa parte dalla volontà di non perdere valori che altrimenti il tempo inesorabilmente porterebbe via. Ognuno di noi, bene o male, ama la propria terra o comunque il luogo che l’ha visto crescere. Forse il Cilento, tra tutte i territori italiani, è quello che ha subìto il minor cambiamento sia strutturale che, ahimè, tecnologico. Forse proprio per questo mi piace ricordare com’era, perché negli anni che furono, tutti erano anche più disponibili, cortesi, tolleranti. Io giro spesso in Cilento, e – al di là della pericolosità di percorrere certe strade per come sono messe, si assiste a "visioni" a dir poco spettacolari, anche oggi,  della nostra terra. Tornare indietro materialmente non si può, accontentiamoci di poter far vedere alle prossime generazioni come era e perchè no, come è il nostro Cilento! Alessandro Giordano